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COLF: UN RICONOSCIMENTO ADEGUATO AL RUOLO DEL LAVORO DOMESTICO E DI CURA CHE CAMBIA

COLF: UN RICONOSCIMENTO ADEGUATO AL RUOLO DEL LAVORO DOMESTICO E DI CURA CHE CAMBIA

Roma, 28 novembre 2013 – “Il lavoro di cura nel welfare che cambia. Antiche sapienze e nuova professione” è il tema della XVIII Assemblea congressuale delle Acli Colf che si aprirà venerdì 29 novembre alle ore 15.30 presso Palazzo Altieri, Piazza del Gesù 49, a Roma con un seminario pubblico.

lavori congressuali proseguiranno nelle giornate di sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre presso il Clar Hotel, Largo Lorenzo Mossa 4, Roma.

“La crisi e i cambiamenti nel welfare ci mostrano l’importanza crescente del lavoro domestico”, afferma Raffaella Maioni, responsabile nazionale Acli Colf, “per questo oggi intendiamo approfondire le questioni sociali, economiche e culturali che esso porta in sé. Il lavoro di cura in Italia è una diretta derivazione del lavoro domestico che, nel corso del tempo ha assunto in modo sempre più preponderante una valenza socio-sanitaria, fino ad arrivare a costruire un vero e proprio sistema di cura privato erogato presso l’abitazione della persona assistita. Un welfare familistico, un “fai da te”, che ha visto come protagonisti principali le famiglie datrici di lavoro e le lavoratrici straniere. Mentre è sembrata rimanere assente la politica, incapace di programmare e realizzare interventi socio-sanitari, politiche del lavoro, di integrazione ed economiche in grado di dare risposte ai cittadini e di essere sostenibili nel lungo periodo”.

Le priorità – prosegue Raffaella Maioni – sono: far emergere il lavoro domestico e di cura per promuovere legalità e pieno riconoscimento dei diritti per la categoria; riconoscere al lavoro di cura una nuova veste normativa e contrattuale; prevedere per la famiglia/datore di lavoro meccanismi di sostegno al reddito, come l’intera detraibilità del costo del lavoro di cura, e servizi idonei al suo fabbisogno, investendo inoltre sulla formazione e sul riconoscimento del profilo professionale per la categoria che porti ad ottenere una qualifica formale per l’assistenza alla personae che garantisca dignità e qualità al lavoro di cura ed un maggiore collegamento tra il lavoro domestico con i servizi sociali locali. Inoltre, la massiccia presenza di lavoratrici e lavoratori stranieri nell’ambito dei servizi di cura ci obbliga a riflettere sui processi di integrazione e sui legami di reciprocità tra Paesi di origine e di destinazione. Ciò impone una riflessione sull’interdipendenza tra sistemi di welfaree le migrazioni, affinché tale processo sia realmente sostenibile per i lavoratori che emigrano e per le famiglie che rimangono, e non sia un vettore di aumento di diseguaglianza e di precarietà sociale”.

Le Acli Colf continuano, – conclude la responsabile Maioni – a promuovere e a sottolineare l’importanza di sostenere Reti della cura, di riconoscere una qualifica professionale per tale lavoro e di promuoverne la dignità, sempre attente ai vari aspetti di tale settore, da quello contrattuale a quello relazionale, da quello formativo a quello istituzionale.

Alcuni dati

In base ai dati INPS sui rapporti di lavoro regolarmente registrati, nel 2011 in Italia si contano oltre 881mila lavoratori impegnati nel settore del lavoro domestico. Di questi l’80,3% (ca. 707mila) è di origine straniera (nel dettaglio, gli extracomunitari sono il 55,1%, ca. 486mila), mentre i restanti 173mila lavoratori sono di origine italiana. Rispetto alle mansioni svolte, ad oggi, non è possibile distinguere i lavoratori per categoria contrattuale: non possiamo dunque stabilire quanti sono i collaboratori familiari assunti come colf rispetto a chi svolge il lavoro di assistenza alla persona.

Si pensi che solo nel 2001 i lavoratori del settore erano ca. 270mila. In un decennio il lavoro domestico è dunque esploso, triplicando il numero di addetti al settore. A crescere sono stati soprattutto i lavoratori stranieri: il loro numero è passato da ca. 139mila a poco meno di 710mila. Anche per gli italiani si è registrato un aumento, seppur minore (da 130 a 173mila unità). La Fondazione Leone Moressa conferma questo trend di crescita degli stranieri e in misura minore degli italiani (+23,7%). Tuttavia, tale crescita, tra il 2010 e il 2011, ha subito una battuta di arresto e per la prima volta in tanti anni si è registrato un calo tra i lavoratori stranieri (-5,2%); contrazione che non sembra riguardare i lavoratori italiani, per i quali si l’aumento rilevato è stato del 3%.

Dal punto di vista dell’apporto economico, complessivamente, i lavoratori domestici versano nelle casse dell’Inps 834 milioni di euro in contributi, di cui l’83,9% deriva dal lavoro di colf e assistenti familiari di origine straniera (ca. 699 milioni di euro – Fondazione Leone Moressa).

La spesa sostenuta dalle famiglie per il lavoro domestico e di cura viene invece stimata intorno ai 9,8 miliardi di euro annui (Pasquinelli, IRS Milano 2011); una cifra che equivale al risparmio dello Stato italiano per i servizi socio-assistenziali e di sostegno alle famiglie.

 

PROGRAMMA SEMINARIO DI APERTURA
Presso SALA DEL TRONO • PALAZZO ALTIERI • PIAZZA DEL GESÙ, 49
venerdì 29 novembre h.15,00 • 19,00

RAFFAELLA MAIONI Responsabile nazionale Acli Colf
TAVOLA ROTONDA • MODERA FABRIZIO BENVIGNATI Vicepresidente delegato Patronato ACLI
L’evoluzione del lavoro di cura fra dinamiche familiari e mutamenti sociali
PROF.SSA ELISABETTA DONATI Università di Torino, Facoltà di Scienze Politiche
La promozione del lavoro domestico per il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori domestici
DOTT. LUIGI CAL Direttore Ufficio ILO per l’Italia e San Marino
Verso una nuova professione? Prospettive future per la formazione e la qualifica del lavoro domestico di cura
DOTT. MAURO FRISANCO Economista del lavoro esperto in processi formativi – Componente Gruppo tecnico MIUR, MLPS, Regioni e PA
Oltre il lavoro: raccontare le migrazioni tra passato e presente
DOTT.SSA MARIA JOSÈ MENDES EVORA Sociologa e Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Acli Colf: un viaggio nel lavoro di cura. Trasformazioni del lavoro domestico nella vita quotidiana
Presentazione Start up indagine di ricerca
DOTT. GIANFRANCO ZUCCA Ricercatore Iref ACLI
INTERVENTO CONCLUSIVO
GIANNI BOTTALICO Presidente nazionale ACLI

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