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Lottare contro la mafia significa scegliere la legalità ogni giorno

Lottare contro la mafia significa scegliere la legalità ogni giorno

Articolo di Francesca Zonfrillo – Giovani delle Acli di Sondrio – ripreso da INTERRIS.IT a cura di Christian Cabello

Il 23 maggio 1992, sull’autostrada tra Punta Raisi e Palermo, l’Italia intera fu ferita da un attentato che uccise il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta: Vito SchifaniRocco Dicillo e Antonio Montinaro. Ogni anno, questo giorno non può che essere una ricorrenza di dolore, ma anche un momento di profonda riflessione. Il ricordo della strage di Capaci non può esaurirsi nella commemorazione: deve tradursi in una scelta concreta di vita, di giustizia e di fede. La lotta alla mafia non è solo questione di legge o di coraggio civile. È prima di tutto una questione morale e spirituale. La mafia si nutre di compromessi, di silenzi, di paura. Ma anche dell’indifferenza. È proprio contro questa cultura che la testimonianza di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, ci richiama alla responsabilità.

Da cattolica impegnata nel mondo dell’associazionismo penso che, la fede cristiana, non può accettare alcuna convivenza con il male. Lo disse con parole chiare san Giovanni Paolo II nella storica visita ad Agrigento, il 9 maggio 1993: “Convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!” Un appello forte, vibrante, rivolto ai mafiosi e a chiunque sostenga quel sistema criminale. Quelle parole non furono solo una denuncia, ma un invito alla salvezza e alla possibilità di redenzione. Perché ogni uomo, anche il più lontano, può cambiare. Ma non senza verità e giustizia. Nel Vangelo, Gesù rovescia le logiche del potere, rifiuta la violenza e si fa servo per amore. Questo è il modello cui siamo chiamati.

L’impegno contro la mafia significa scegliere ogni giorno la legalità, la trasparenza, la responsabilità. Significa educare alla libertà, sostenere chi ha il coraggio di esporsi. Oggi più che mai, tutti noi, abbiamo bisogno di una nuova generazione che unisca competenza, fede e passione civile. Ricordare Falcone e le vittime della mafia è un atto di giustizia, ma diventa davvero fecondo solo se produce scelte coraggiose. E la più radicale di queste è amare la verità, senza compromessi. Come disse Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano.” Facciamo in modo che resti anche il coraggio di seguirle.

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