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SERVIZIO CIVILE ACLI

SERVIZIO CIVILE ACLI

I PROGETTI IN LOMBARDIA – ABSTRACT

il testo completo dei progetti è disponibile su http://www.acliserviziocivile.org/bando-2017-scn/progetti-in-italia/

PROGETTO 1 – CI SONO ANCH’IO

A seguito dell’analisi territoriale svolta, è emerso che i principali servizi a favore delle lavoratrici domestiche consistono principalmente nella mediazione tra domanda e offerta e nella prestazione di servizi fiscali e di dispiego pratiche. Il presente progetto, invece, vuole apportare un contributo reale al di fuori della vita lavorativa delle domestiche, le quali troppo spesso vivono in una situazione di silenziosa emarginazione, senza la possibilità di condividere i loro problemi e senza alcun tipo di supporto. Il progetto ha come obiettivi, quindi, alleviare l’isolamento sociale delle donne impiegate nel lavoro domestico e di cura, attraverso la creazione di uno sportello d’ascolto, servizi di sostegno alla persona e di socializzazione. Promuovere l’integrazione delle donne straniere affinché non vivano in uno stato di isolamento.

PROGETTO 2 – SIAMO TUTTI UGUALI

In seguito alla domanda intercettata mediante l’analisi del contesto della situazione italiana in riferimento al settore immigrazione, il progetto si pone l’obiettivo di dare risposte concrete ad alcune importanti esigenze presenti fra molti cittadini immigrati, tra queste la creazione di opportunità di apprendimento della lingua italiana specificatamente rivolte ai target più vulnerabili, volte all’acquisizione di una competenza linguistica sufficiente ad una minima inclusione socio-economica. Supporto da parte del terzo settore e del privato sociale nella programmazione e realizzazione di attività formative rivolte ai cittadini di origine straniera. Realizzazione di spazi di incontro, discussione e informazione rispetto alla “questione migratoria”, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza sociale diffusa dell’immigrazione come elemento ormai strutturale della società italiana.

PROGETTO 3 – STUDIO, ERGO SUM

L’analisi del contesto presentata evidenzia come il fenomeno della dispersione scolastica non riguardi esclusivamente quello che accade sui banchi di scuola, ma comprenda in sé una serie di fattori, tutti concatenati, che interessano anche la sfera familiare e sociale dei ragazzi. Si tratta, infatti, di un fenomeno multidimensionale, generato da molteplici cause concomitanti. Per questa ragione, l’intervento di Studio, ergo sum non si limita ad una sola delle varie determinanti, ma intende agire con incisività su più fronti, al fine di raggiungere la massima efficacia. Prevenire e recuperare i casi di abbandono scolastico attraverso il miglioramento dell’approccio metodologico allo studio, l’orientamento, la rimotivazione, l’inclusione e una rinnovata consapevolezza di se stessi; Favorire il benessere degli adolescenti a rischio evolutivo attraverso il rafforzamento del ruolo genitoriale e il miglioramento del dialogo all’interno delle famiglie.

PROGETTO 4 – LA FAMIGLIA AL CENTRO DEI CAMBIAMENTI

Obiettivi specifici che si pone la famiglia al centro dei cambiamenti sono: distribuire il carico di lavoro di cura e assistenza sul sistema sociale, al fine di diminuire l’incidenza su uniche figure “caregivers” e sulle loro famiglie; migliorare il sostegno verso anziani, minori e disabili; rafforzare i caregivers affinché non si sentano oppressi e soli nella gestione di cura della persona; migliorare la qualità di vita dei caregivers; incrementare i servizi di conciliazione vita e lavoro; incrementare l’accesso delle donne al mercato del lavoro; incrementare le competenze dei caregivers.

PROGETTO 5 – COMUNITA’ SOSTENIBILI CONTRO LO SPRECO

Secondo gli obiettivi del progetto, tre sono le priorità su cui dover intervenire: è necessario attivare interventi in un’ottica preventiva e non solo riparativa. Questo significa agire contemporaneamente sui modelli di produzione, consumo e sugli stili di vita per promuovere un cambiamento orientato al raggiungimento di maggiori livelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Creare interventi di rete e buone prassi di economia civile coinvolgendo nello sviluppo degli interventi in maniera attiva imprese e istituzioni. Attivare le proprie risorse per agire più concretamente per prevenire lo spreco e promuovere nei singoli il senso di responsabilità individuale alla produzione del Bene Comune nelle comunità di riferimento. Questo significa educare, informare e formare i cittadini sulle tematiche dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza attiva.

PROGETTO 6 – LEGALMENTE

L’analisi del contesto e le criticità rilevate hanno evidenziato la necessità di perseguire due macro-obiettivi (obiettivi generali): promuovere i valori della società civile, attraverso il potenziamento delle progettualità relative alla diffusione della cultura della legalità e la previsione di percorsi formativi sul tema; prevenire i fenomeni di devianza, microcriminalità e comportamenti illegali dei giovani, attraverso la creazione di occasioni e opportunità di aggregazione, che facilitino il confronto, il dialogo e sviluppino il senso di appartenenza alla comunità nonché l’esercizio attivo di democrazia partecipativa e assunzione di responsabilità. In particolare, il progetto intende rendere i giovani al tempo stesso protagonisti e fruitori delle attività proposte, al fine di ridurre il rischio di emarginazione sociale e sviluppare una sensibilità alla legalità da trasmettere peer to peer.

PROGETTO 7 – I MIGRANTI SIAMO NOI

Il progetto mira a contribuire a migliorare la capacità di integrazione sociale dei cittadini immigrati attraverso l’attivazione di servizi informativi e di assistenza e attraverso lo sviluppo di azioni di conoscenza del territorio, della lingua e della cultura italiana. In particolare il progetto si propone di fornire un servizio adeguato di supporto nella burocrazia italiana ai cittadini stranieri; fornire un servizio informativo adeguato sui servizi presenti sul territorio e sugli interventi a favore dei migranti; rafforzare la rete con istituzioni e privato sociale a sostegno dei migranti; migliorare la capacità di inserimento socio-culturale dei migranti. In linea con gli obiettivi del progetto, verranno avviate le seguenti attività: attivazione di uno sportello informativo presso il patronato; raccolta di informazioni e sviluppo di contatti sul territorio; organizzazione incontri e percorsi formativi di carattere socio-culturale.

PROGETTO 8 – DIRETTI AI DIRITTI

Il progetto “DIRETTI AI DIRITTI” vuole cercare di rispondere alle situazioni di povertà che emergono in Italia in particolare derivanti dalla recente crisi economica. Le attività previste saranno realizzate sull’intero territorio nazionale, al fine di effettuare un coordinamento ed un confronto fra le diverse strategie individuate dalle diverse realtà locali per perseguire le finalità progettuali e per arricchire l’analisi sul disagio sociale del nostro Paese attraverso un punto di vista particolare e specifico come quello di un patronato. Nello specifico verranno realizzate attività concrete come l’apertura ed il rafforzamento dell’attività dello sportello informativo; la realizzazione di incontri di gruppo; lo sviluppo della rete di attori impegnati nel settore e la realizzazione di materiale informativo per l’orientamento sul territorio.

PROGETTO 9 – L’ARTE DI VIAGGIARE

Il progetto mira a promuovere e realizzare un’offerta moderna e qualificata di turismo sociale, valorizzando la rete dei Centri di Turismo delle ACLI (CTA) e le risorse turistiche e ricettive presenti in ciascuno dei territori coinvolti. Per qualificare e diffondere la cultura del turismo sociale, il progetto intende aggiornare e migliorare la lettura della domanda e offerta di turismo sociale in Italia, realizzare nuovi itinerari accessibili anche ai soggetti più svantaggiati ed aprire, in località specifiche, info-point per valorizzare ancor di più il potenziale turistico del territorio. Nello specifico, le attività proposte ai volontari riguardano: un’indagine sul campo per individuare la domanda e l’offerta di itinerari di turismo sociale e la loro catalogazione, l’altra riguarda la promozione e la pubblicizzazione in rete del turismo responsabile insieme alla possibilità di sviluppare un network di sportelli CTA sociali.

PROGETTO 10 – PERLE DI SPORT

Coerentemente con la propria mission e dando seguito alle molte e diffuse pratiche già in atto all’interno del corpo associativo dell’US Acli, questo progetto sperimentale si propone di sviluppare iniziative volte all’integrazione di persone che vivono situazioni di disagio socio-economico e di favorire l’incontro di persone afferenti a territori differenti. In particolare, i volontari in Servizio Civile, saranno coinvolti nell’approfondimento delle attese delle persone con disabilità (raccolta dati); nel coinvolgimento e nella collaborazione costante e attiva tra associazioni/enti/scuole/EE.LL del medesimo territorio (costruzione di una rete associativa ed incontri sul tema); nell’azione finalizzata all’integrazione e all’inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso lo sport (tornei, manifestazioni ludiche, ecc) e nell’organizzazione di attività sportive coordinate sul piano nazionale.

PROGETTO 11 – ANZIANI UNA RISORSA DA VALORIZZARE

La famiglia in Italia continua a svolgere la primaria azione di assistenza e cura dell’anziano ed è tuttora l’elemento essenziale per una qualità della vita accettabile dello stesso. Il progetto si prefigge di attivare delle azioni che hanno lo scopo di eliminare quel senso di invisibilità denunciato da molti anziani come la condizione peggiore della loro decadenza fisica, e mettere in rapporto le generazioni per un scambio reciproco. Per questo i volontari saranno impegnati attivamente in una dialettica intergenerazionale con l’anziano attraverso alcune attività: organizzazione di iniziative ed attività culturali intergenerazionali; attività educative sui principali strumenti di comunicazione ed informatici, “Impariamo a comunicare”; organizzazione di attività che promuovano l’adozione di uno stile di vita sano e un approccio alla vita attivo, “Attiviamoci”, attività motorie e informazione, “Movimenti lenti”.

 

I PROGETTI IN LOMBARDIA

Sono attivi in Lombardia 11 progetti di Servizio Civile, cui potranno partecipare 49 volontari in totale

Di seguito vengono riportati in una tabella di sintesi i titoli dei progetti e il numero di posizioni aperte per ciascuna sede.

 tabella province progetti

 

PRESENTAZIONE delle DOMANDE

Modalità di presentazione delle domande

I documenti utili alla presentazione della domanda sono disponibili su http://www.acliserviziocivile.org/bando-2017-scn/presentazione-della-domanda/

In particolare, sul sito sono scaricabili

– Allegato 2 – Domanda di ammissione

– Allegato 3 – Dichiarazione Titoli

 

La domanda di partecipazione, deve essere indirizzata a:

ACLI SERVIZIO CIVILE

VIA GIUSEPPE MARCORA, 18/20

00153 ROMA

 

e deve pervenire entro e non oltre le ore 14,00 del 26 giugno 2017

N.B. ricordiamo che non fa fede il timbro a data dell’ufficio postale accettante, pertanto non saranno accolte domande pervenute oltre tale termine, anche se recanti il timbro postale di spedizione antecedente.

La domanda, firmata dal richiedente, deve essere redatta secondo il modello  «Allegato 2-Domanda di ammissione», attenendosi scrupolosamente alle istruzioni riportate in calce al modello stesso e avendo cura di indicare la sede per la quale si intende concorrere e accompagnata da fotocopia di valido documento di identità personale.

La domanda deve essere corredata dalla scheda «Allegato 3-Dichiarazione dei titoli», contenente i dati relativi ai titoli posseduti.

La domanda predisposta come sopra indicato, può essere presentata esclusivamente secondo le seguenti modalità:

  1. con Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l’interessato, avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf; all’indirizzo acliserviziocivile@pec.it
  2. a mezzo “raccomandata A/R”;
  3. a “mano” (dalle 9.00 alle 13.00 presso l’ufficio spedizioni delle Acli in via Giuseppe Marcora, 18/20)

 

Requisiti e condizioni di ammissione

Possono presentare domanda, ad eccezione degli appartenente ai corpi militari o forze di polizia,  i giovani, senza distinzione di sesso, che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superino il ventottesimo anno di età e che abbiano i seguenti requisiti:

  • siano in possesso della cittadinanza italiana o di altri Paesi dell’Unione Europea o siano cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia;
  • godano dei diritti civili e politici
  • non siano stati condannati con sentenza di primo grado per delitti non colposi commessi mediante violenza contro persone o per delitti riguardanti l’appartenenza a gruppi eversivi o di criminalità organizzata
  • siano in possesso di idoneità fisica, certificata dagli organi del Servizio Sanitario Nazionale (ASL competente o medico di famiglia su apposito modulario) con riferimento allo specifico settore d’impiego per cui intendono concorrere. L’idoneità fisica dovrà essere documentata dopo le selezioni, soltanto dai giovani risultati ”idonei selezionati”.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e mantenuti sino al termine del servizio, ad eccezione dei limiti di età.

Non possono presentare domanda i giovani che:

  • abbiano già prestato servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista, o che lo stiano prestando ai sensi della legge n. 64 del 2001, nonché coloro che alla data di pubblicazione del presente bando siano impegnati nella realizzazione di progetti di servizio civile nazionale per l’attuazione del programma europeo Garanzia Giovani.
  • abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi.

Non costituisce causa ostativa alla presentazione della domanda di servizio civile nazionale l’aver già svolto il servizio civile nell’ambito del programma europeo “Garanzia Giovani” e nell’ambito del progetto sperimentale europeo “IVO4ALL” o aver interrotto il servizio civile nazionale a conclusione di un procedimento sanzionatorio a carico dell’ente originato da segnalazione dei volontari.

 

LA SELEZIONE

Criteri di selezione

1) VALUTAZIONE CURRICULARE

Verrà valutato il curriculum attribuendo punteggi sia ai titoli di studio e formativi (sino ad un massimo di 16 punti), sia alle precedenti esperienze lavorative e\o di volontariato (sino ad un massimo di 24 punti); punteggio massimo attribuibile è 40 punti.

2) VALUTAZIONE DEI CANDIDATI MEDIANTE COLLOQUIO

Punteggio massimo attribuibile è 60 punti.

Temi oggetto del colloquio

Durante il colloquio saranno verificate le conoscenze:

  • sul Servizio Civile Nazionale
  • sulle ACLI – Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani
  • sul progetto di Servizio Civile, con particolare riferimento al contesto/settore/area d’intervento.

N.B. QUALORA IL CANDIDATO SIA RITENUTO NON IDONEO,  OVVERO PUNTEGGIO AL COLLOQUIO INFERIORE AL 36,

NELLE GRADUATORIE VERRA’ INDICATO SOLO IL PUNTEGGIO DEL COLLOQUIO,  SENZA SOMMARE AD ESSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI.

Tempistica

Le selezioni verranno svolte nel periodo tra luglio e settembre

I colloqui si terranno a Milano, presso la sede regionale ACLI in via Bernardino Luini, 5

L’avvio dei progetti è previsto entro gli ultimi mesi del 2017

 

DOMANDE e RISPOSTE 

1) Quanto dura il servizio civile?

La durata del servizio civile è di 12 mesi.

2) Chi può presentare domanda di partecipazione al servizio civile?

Possono partecipare alla selezione i giovani che alla data di scadenza del bando siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno d’età (28 anni e 364 giorni)
  • siano in possesso della cittadinanza italiana o di altri Paesi dell’Unione Europea o siano cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia;
  • godano dei diritti civili e politici
  • non siano stati condannati con sentenza di primo grado per delitti non colposi commessi mediante violenza contro persone o per delitti riguardanti l’appartenenza a gruppi eversivi o di criminalità organizzata
  • siano in possesso di idoneità fisica, certificata dagli organi del Servizio Sanitario Nazionale (ASL competente o medico di famiglia su apposito modulario) con riferimento allo specifico settore d’impiego per cui intendono concorrere. L’idoneità fisica dovrà essere documentata dopo le selezioni, soltanto dai giovani risultati ”idonei selezionati”.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e mantenuti sino al termine del servizio, ad eccezione dei limiti di età.

3) Come deve essere compilata la domanda di partecipazione e cosa si deve allegare?

La domanda di partecipazione deve essere redatta in carta semplice, secondo il modello scaricabile dal sito www.acliserviziocivile.org.

La domanda deve essere firmata per esteso dal richiedente e deve essere corredata:

  • dalla scheda contenente i dati relativi ai titoli
  • da una fotocopia di un valido documento di riconoscimento,
  • dal curriculum vitae e copia dei titoli in possesso
  • da ogni altra documentazione ritenuta significativa ai fini del progetto.

Dopo il colloquio di selezione i candidati indicarti nelle graduatorie come «idonei selezionati» dovranno presentare anche un certificato medico di idoneità fisica allo svolgimento del Servizio civile nazionale.

4) Quante domande di partecipazione si possono presentare?

Per ogni bando di servizio civile si può presentare una sola domanda per un solo progetto tra quelli indicati, pena l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti.

5) Cosa avviene dopo che è stata presentata la domanda di partecipazione?

I candidati in possesso dei requisiti di partecipazione saranno chiamati a sostenere una selezione che sarà realizzata dalle Acli.

I candidati, per conoscere l’elenco degli ammessi, la data e la sede dove si terrà la selezione, dovranno attenersi alle disposizioni fornite dall’Ente.

I candidati che, senza giustificare il motivo, non dovessero presentarsi al colloquio nel giorno e nella sede stabiliti saranno esclusi.

La commissione si riserva di stabilire una data straordinaria per i casi di assenza giustificata.

6) Quale documentazione viene rilasciata al volontario quando si presenta in servizio?

All’atto della presentazione in servizio il responsabile del Servizio Civile consegna al volontario:

  • copia delle condizioni dell’assicurazione stipulata dall’UNSC in favore del volontario
  • copia del modulo “comunicazione del domicilio fiscale”
  • due copie del modulo per l’apertura del libretto postale di risparmio sul quale saranno accreditate le somme relative alle spettanze mensili

7) Qual è l’orario di servizio del volontario?

L’orario di servizio viene stabilito dalle Acli in relazione alla natura del progetto ed è indicato nel progetto stesso.

I progetti devono prevedere un orario di attività non inferiore alle 12 ore settimanali e un monte annuo minimo di 1400 ore.

8) Qual è la sede di servizio?

La sede di servizio è indicata nel progetto ed è comunicata al volontario dall’UNSC attraverso il provvedimento di avvio al servizio.

9) Qual è il trattamento economico che spetta al volontario?

Ai volontari in servizio in Italia spetta un rimborso di €433,80 netti mensili per 12 mesi.

10) Il Servizio Civile Nazionale è compatibile con altre attività?

I volontari impiegati in progetti di Servizio civile possono frequentare percorsi di studio e formazione e/o svolgere attività di lavoro subordinato o autonomo purché compatibili con il corretto espletamento del Servizio civile nazionale.

I dipendenti dello Stato che intendono svolgere il SCN sono collocati in aspettativa.

11) Quanti giorni di assenza sono concessi al volontario?

Nei 12 mesi di servizio il volontario può usufruire di un massimo di 20 giorni di permesso retribuito per esigenze personali, ivi compresi, gravi e giustificati motivi, quali: gravi necessità familiari, esami universitari e tesi di laurea, matrimonio ecc.

12) Quali sono i doveri del volontario?

Il volontario nello svolgimento del servizio civile è tenuto ad adottare un comportamento improntato a senso di responsabilità, tolleranza ed equilibrio ed a partecipare con impegno alle attività volte alla realizzazione del progetto.

In particolare il volontario ha il dovere di:

  • presentarsi presso la sede di realizzazione del progetto nel giorno indicato nella comunicazione di avvio al servizio trasmessa dall’UNSC;
  • comunicare all’Ente l’eventuale rinuncia allo svolgimento del servizio civile;
  • comunicare tempestivamente all’Ente, in caso di malattia, l’assenza dal servizio, facendo pervenire la certificazione medica;
  • seguire le istruzioni e le direttive, necessarie alla realizzazione del progetto di servizio in cui il volontario è inserito, impartite dall’operatore locale del progetto (OLP);
  • partecipare alla formazione generale nonché a quella specifica relativa alle peculiari attività previste dal progetto;
  • rispettare scrupolosamente l’orario di svolgimento delle attività relative al servizio civile conformemente alle indicazioni contenute nel progetto;
  • non assentarsi durante l’orario di svolgimento delle attività dalla sede di assegnazione senza autorizzazione dell’OLP;
  • rispettare i luoghi e le persone con cui viene a contatto durante il servizio mantenendo, nei rapporti interpersonali e con l’utenza, una condotta uniformata alla correttezza ed alla collaborazione, astenendosi da comportamenti lesivi della dignità della persona ed incompatibili con il ruolo rivestito nonché con la natura e la funzionalità del servizio;
  • astenersi dal divulgare dati o informazioni riservati di cui sia venuto a conoscenza nel corso del servizio, in osservanza della normativa vigente in materia e di eventuali disposizioni specifiche dell’Ente;
  • non superare i giorni di permesso e di malattia consentiti durante il periodo di servizio.

13) Come si richiede l’attestato di fine servizio? 

Al fine di semplificare l’operazione di acquisizione dell’attestato di fine servizio, l’UNSC ha predisposto una procedura informatica mediante la quale i volontari potranno produrlo (a partire dal terzo mese dopo la conclusione del servizio) autonomamente collegandosi al sito internet dell’Ufficio all’indirizzowww.serviziocivile.gov.it → sezione volontari → area riservata ai volontari, avendo cura di inserire utenza e password.

14) Come si richiede il CUD?

Il Certificato Sostitutivo CUD può essere prodotto autonomamente dal volontario, che presta o ha prestato il SCN in Italia o all’estero, attraverso procedura informatica.

 

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