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Le ACLI lombarde in lutto per l’amico Sandro Antoniazzi

Le ACLI lombarde in lutto per l’amico Sandro Antoniazzi

Sandro Antoniazzi è stato un punto di riferimento del pensiero e dell’agire nella complessa e affascinane evoluzione del mondo del lavoro degli ultimi decenni in Lombardia. La nostra regione che tanto è stata plasmata nella società e nell’estetica tramite la continua e rapida trasformazione del susseguirsi delle sue vocazioni professionali e che da queste spesso ha configurato la propria identità. Cicli, sfide, balzi avanti e contraddizioni che Sandro Antoniazzi ha saputo e voluto costantemente osservare, analizzare e pungolare con grande finezza.

Sandro Antoniazzi ha affrontato questo impegno tra le fila sindacali, con incarichi di rilievo nella Cisl metropolitana e regionale.

Ma ha anche sempre fatto sentire la sua presenza all’interno delle ACLI, coniugando così le rivendicazioni sindacali nell’ambito sociale e poi politico, contribuendo a sostanziare (con altri autorevoli figure acliste) la “L” di lavoratori al centro della nostra associazione. Non ultimo, solcando la dottrina sociale della Chiesa.

Oggi, che Sandro Antoniazzi è tornato alla Casa del Padre, le ACLI Lombardia perdono sia un amico che uno sguardo attento e profondo da cui hanno spesso attinto per costruire orientamenti e direzioni.

Sandro Antoniazzi ha contribuito fattivamente al pensiero delle ACLI Lombarde sin dalla loro fondazione, dall’organizzazione delle conferenze seminariali negli anno ‘80/’90, sino ad essere componente del gruppo di Ufficio Studi delle ACLI lombarde costituito nel 2021.

Partecipando, anche negli ultimi anni, talvolta come relatore e altre come uditore a convegni ed eventi sul tema del lavoro. Tanto quelli che rileggevano in prospettiva le dinamiche passate che hanno cambiato il mondo professionale, sia quelli che in quelli che hanno provato a leggere gli sviluppo del nuovo mercato del lavoro, delle professioni del futuro e dei bisogni dei lavoratori. Specie in questi secondi consessi, non mancava di sottoporre, con immutabile curiosità, domande, anche scomode o puntigliose, mettendo alla prova previsioni e scenari nel tentativo di affinare le prospettive, chiarire le tracce.

Questo attaccamento forte al volersi addentrare in dinamiche complesse viene tradotto in maniera esplicito nel capitolo finale della sua ultima pubblicazione (datata maggio 2025) “Combattere la bella battaglia. Il sindacato come soggetto di trasformazione della società. Un capitolo intitolato “Un lavoro libero in una società giusta”. Poche parole che racchiudono la portata di un compito, che, come ACLI lombarde, ci sentiamo di dover perseguire ancora e ancora più ostinatamente.

Chiudiamo con il ricordo del presidente delle ACLI Lombardia Martino Troncatti, che da giovanissimo sindacalista, ha percorso un tratto di strada nella Cisl, guardando all’esempio e “imparando il mestiere” da Sandro Antoniazzi e insieme ad altre importanti figure sindacali, e acliste, degli anni ’70 e ’80.

Sindacalista combattente.. nella Fim Cisl, nella Cisl di Milano e in quella lombarda. Con la contrattazione e la lotta sindacale ha portato grandi risultati alla classe lavoratrice e alla conquista di un welfare sociale protettivo ed inclusivo. Intellettuale raffinato e mite, ha fatto anche dell’impegno civico l’altra sua cifra di testimone del cattolicesimo sociale e democratico lombardo. Ha contribuito a fare la storia.  Le acli lombarde piangono un amico fraterno che ha contribuito negli ultimi anni alla nostra elaborazione culturale e sociale. Siamo vicini alla famiglia e alla Cisl.

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