il nostro impegno per l’educazione ambientale, la creatività e il futuro dei giovani
“Balene nel Porto di Mantova” è un progetto biennale promosso da ACLI Lombardia APS che coinvolge 91 ragazze e ragazzi, studenti dell’Istituto Bonomi Mazzolari di Mantova in un’esperienza educativa e creativa centrata sui temi dell’ambiente, della sostenibilità e della cittadinanza attiva. È un percorso che nasce dalla volontà di dare spazio e voce alle nuove generazioni, offrendo loro strumenti per raccontare il mondo e immaginarne uno nuovo.
Il progetto ha preso il via nel 2024 e si concluderà a Giugno 2026, con un calendario articolato di incontri, laboratori e azioni pubbliche. Si sviluppa grazie a una fitta rete di collaborazioni con scuole, enti locali, associazioni e realtà culturali, in un’alleanza educativa che valorizza le risorse del territorio e rafforza il senso di comunità.
Un’educazione che parte dalla materia e dalla narrazione
Due sono i temi principali al centro del progetto: la plastica – come simbolo delle sfide ambientali del presente e come materia da rigenerare – e l’acqua – come risorsa vitale, bene comune e metafora di interconnessione. Intorno a questi assi tematici si costruisce un percorso che alterna momenti formativi, attività artistiche e riflessioni condivise.
Gli studenti partecipano a laboratori teatrali, fotografici, video e audio, utilizzano materiali di scarto per creare installazioni e oggetti scenici, sperimentano linguaggi creativi per parlare di ambiente e futuro. La plastica viene raccolta, studiata, trasformata: da rifiuto diventa costume, maschera, scultura, palcoscenico.
Il simbolo del progetto è la balena: creatura marina, maestosa e vulnerabile, che raccoglie in sé l’immaginario del cambiamento climatico e la potenza del mito. Proprio a lei sarà dedicata un’installazione artistica realizzata con plastica riciclata, che sarà esposta in uno spazio pubblico della città. Accanto alla balena nascerà un “Teatro di Plastica”, scenografia modulare e interattiva con cui gli studenti metteranno in scena una performance collettiva, frutto del lavoro di due anni.
I giovani protagonisti di un cambiamento possibile
“Balene nel Porto di Mantova” si distingue per il ruolo centrale affidato alle ragazze e ai ragazzi: non semplici destinatari, ma protagonisti attivi di ogni fase. Dalla scelta dei linguaggi artistici alla progettazione delle scene, dalla raccolta della plastica all’elaborazione di podcast e video-documentari, ogni passaggio è pensato per valorizzare il pensiero, la creatività e l’iniziativa dei giovani.
Il progetto si svolge in parte durante l’orario scolastico e in parte nel pomeriggio, con attività aperte e partecipate. La prima parte del percorso è stata dedicata alla formazione e alla costruzione della visione collettiva. Da novembre 2024 sono stati proposti momenti di team building, incontri sull’Ecologia Integrale, sull’Agenda 2030 e sulla relazione tra plastica e ambiente acquatico. I ragazzi hanno partecipato a una visita all’Emporio Solidale, incontrato attivisti e formatori di Plastic Free, realizzato attività con il gruppo scout di Mantova, dialogato con rappresentanti del Servizio Civile Universale e conosciuto
buone pratiche di economia circolare con la start-up Optimon.
Lungo il percorso gli studenti hanno inoltre creato il logo dell’intero progetto, preso parte a un laboratorio creativo per la realizzazione di un albero con plastica riciclata, partecipato alla Festa dell’Acqua e registrato le prime riprese di un cortometraggio originale: “Il Mostro del Mincio”, ispirato a una leggenda locale (di pura finzione) trasformata in strumento di sensibilizzazione contro l’inquinamento fluviale.
Il secondo anno sarà invece dedicato alla restituzione pubblica, con la messa in scena dello spettacolo, la presentazione della balena e la condivisione del documentario finale.
Un territorio che educa insieme
Uno dei punti di forza del progetto è la rete territoriale attivata. Accanto alle ACLI e agli istituti scolastici, partecipano in qualità di partner enti come il Comune e la Provincia di Mantova, Emporio Solidale, Plastic Free, TEA spa, Caritas, insieme ad associazioni culturali e realtà del volontariato. Questo consente al progetto di radicarsi nel territorio, di farsi conoscere e di generare impatto anche in altre scuole (ENAIP Milano ha già collaborato quest’anno con gli studenti dell’Istituto di Via Giacinti) e oltre le scuole.
Le attività prevedono una sinergia costante tra educazione, arte e azione civica: raccolta e selezione della plastica, incontri con esperti, visite guidate, installazioni artistiche, produzione multimediale, eventi pubblici, performance e momenti simbolici. Tra questi, il grande flash mob artistico ai Giardini di Palazzo Te, che ha coinvolto due scuole e numerosi partner e che è stata la prima occasione di restituzione aperta alla cittadinanza.
Tutto ciò si traduce in una educazione integrale che unisce corpo e mente, manualità e pensiero critico, emozione e responsabilità, costruendo nei giovani competenze trasversali, consapevolezza ecologica e senso di appartenenza.
Uno slancio che continua nel tempo
La forza e la coerenza di questo percorso hanno generato un desiderio condiviso di continuità. Da qui nasce Teatri di Plastica APS, una nuova associazione di promozione sociale creata nel 2025 proprio per riunire partner, stakeholder e professionalità attivate lungo il cammino del progetto. L’associazione si pone l’obiettivo di valorizzare e dare seguito a esperienze artistiche e ambientali come quella di “Balene nel Porto di Mantova”, aprendosi a nuove scuole, comunità e territori.
Si tratta di una prosecuzione naturale, pensata per garantire che i risultati del progetto non restino episodi isolati, ma diventino semi per altri percorsi educativi e culturali fondati su rigenerazione, inclusione e bellezza.
Educare alla bellezza, costruire il futuro
Come ACLI Lombardia, crediamo che educare alla sostenibilità significhi anche educare alla bellezza, alla cooperazione e alla possibilità di immaginare strade nuove e percorsi alternativi per migliorare la nostra casa comune. Con “Balene nel Porto di Mantova” abbiamo scelto di partire dai giovani, dal loro sguardo e dalle loro mani, per costruire insieme una narrazione nuova sull’ambiente e sull’umanità.
In un tempo segnato da crisi ambientali, incertezze sociali e smarrimenti educativi, vogliamo che questo progetto sia un segnale di fiducia: nella scuola pubblica, nella forza delle relazioni, nella creatività come strumento di cambiamento.
E soprattutto nella capacità delle nuove generazioni di guidarci, con coraggio, verso un mondo più giusto, più vivo, più umano.







