Europe, Italy, Milan, Via Bernardino Luini, 5
+39.02.86.99.56.18
segreteria@aclilombardia.it

XIII Congresso regionale – la Relazione congressuale

XIII Congresso regionale – la Relazione congressuale

A Como, nella sede del Pontificio Collegio Gallio, si sono avviati questa mattina i lavori del XXX Congresso regionale dal titolo Niente paura. Con le ACLI attraversiamo il cambiamento.

Si è appena conclusa la Relazione del Presidente regionale Luigi Gaffurini. Queste le parole con cui ha aperto il suo intervento:

 

Care amiche e cari amici delle ACLI lombarde, benvenuti!

Grazie della vostra presenza. Grazie per il vostro impegno. Grazie per il vostro contributo che, sono certo, saprete offrire non solo al dibattito odierno, ma alla vita della nostra associazione.

Sono presenti oggi più di 200 delegati provenienti dai diversi territori della nostra regione. Arriviamo a questo congresso dopo aver partecipato attivamente agli appuntamenti congressuali nei Circoli e nelle province. Abbiamo già ascoltato e ci siamo confrontati più volte sul tema proposto per il Congresso, provocati dalle relazioni introduttive dei Presidenti provinciali e dai molti contributi portati nei dibattiti locali. Abbiamo affrontato l’argomento da varie angolature, con sensibilità personali e preoccupazioni programmatiche diverse, a seconda delle emergenze e delle priorità politiche, sociali, associative dei territori rappresentati. Abbiamo dimostrato, e oggi la confermiamo, la vitalità delle ACLI in Lombardia […]

Vorrei cominciare con un tema che ritengo particolarmente attuale, un tema che riguarda noi tutti. Si parla sempre più spesso di crisi di rappresentanza dei corpi intermedi. E’ un problema vero e particolarmente grave, segno di un profondo cambiamento e svilimento della partecipazione popolare alla vita delle democrazie. La partecipazione al voto, ad esempio, è solo uno dei segnali, un punto di arrivo, un esito dei processi in atto. Anche come ACLI non siamo immuni da tali dinamiche e, seppur l’attenzione dimostrata nei nostri confronti è indubbiamente gratificante e può inorgoglirci, dobbiamo chiederci con onestà se siamo preparati, o se vogliamo / dobbiamo attrezzarci, per essere ancora significativi in questo nostro tempo.

Eravamo in tanti, più di 7000 all’incontro con il Papa dello scorso maggio (è passato quasi un anno…), nel quale ci ha già rivolto alcuni appelli su temi che ci riguardano nel profondo. Come associazione di laici cristiani, che hanno individuato tre grandi fedeltà associative come la Chiesa e il Vangelo, la dignità dei lavoratori, la partecipazione democratica, il discorso del 70° in sala Nervi, con il lavoro, creativo, partecipativo, solidale, libero e l’opzione per i poveri, sintesi appunto delle nostre fedeltà, sono richiami molto esigenti. Abbiamo bisogno di riscoprire dolcezza e radicalità evangelica nel nostro essere ACLI: vogliamo essere seminatori di speranza in una società che, bersagliata da ingiustizie, violenza e solitudini, minata dalla corruzione e dalla bramosia di potere, rischia di avvizzirsi ripiegata nell’angolo buio della paura.

La nostra voce di singoli cittadini, innegabilmente debole, ha però bisogno di molti amplificatori: la buona ramificazione territoriale, tramite le relazioni e le amichevoli collaborazioni, le alleanze con altre realtà, sono opportunità che possono e devono servire a farci sentire, ad elaborare e diffondere le richieste che riceviamo, a formulare proposte e progetti utili per infondere fiducia nei cittadini e dare, nel contempo, ancora un senso alla nostra presenza come corpo intermedio della società.

E’ questo il nostro modo di intendere la partecipazione attiva alla vita democratica.

E’ questo il nostro modo di fare politica.

 

Di seguito il testo integrale della Relazione:

relazione GAFFURINI Congresso 2016

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Skip to content